Roma – La Camera ha approvato all’unanimità, con 461 voti, l’emendamento al disegno di legge “codice rosso”, che introduce il reato di revenge porn. Il Movimento Cinque Stelle è stata la prima forza politica ad annunciare il raggiungimento dell’intesa, consolidata questa mattina al termine delle votazioni. Il testo prevede che chiunque invii, ceda, consegni, pubblichi o diffonda video o immagini di organi sessuali o a contenuto esplicitamente sessuale, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone coinvolte, sia punibile con la reclusione da uno a sei anni, e con multe da 5000 a 15000 euro. La stessa pena può essere applicata anche a chi, avendo ricevuto le suddette immagini o video, le diffonda nuovamente senza il consenso delle persone rappresentate.

Le pene potrebbero aumentare nel caso in cui a diffondere i materiali fossero coniugi o ex coniugi, o da persone che hanno avuto una relazione affettiva. Inoltre, nel caso in cui i fatti siano commessi in danno a persone con inferiorità fisiche o psichiche, o da donne in stato di gravidanza, le pene potrebbero essere aumentate da un terzo alla metà.

La Lega ha ritirato l’emendamento alla legge contro la violenza sulle donne che avrebbe previsto l’introduzione della castrazione chimica. A riferirlo è il ministro Giulia Bongiorno.

L’esito del voto è stato accolto da un applauso, con i deputati Forza Italia e Partito Democratico in piedi a battere le mani.