Imperia – Continua il braccio di ferro tra la preside dell’istituto tecnico arrestata e poi scarcerata con l’accusa di aver usato l’auto della scuola per viaggi personali e i docenti della scuola che protestano contro la rimozione, decisa dall’indagata, del vice preside, sospettato di essere il “corvo” che ha segnalato le irregolarità alle forze dell’ordine.
Gli insegnanti hanno chiesto al Provveditore agli Studi di Imperia di sospendere la preside come “segnale” da dare agli studenti che vengono educati nel rispetto delle regole e di bloccare l’esonero del vice preside poiché non esistono prove che sia lui l’autore della segnalazione e perchè la sua rimozione appare in contrasto con lo spirito con cui si educano i futuri cittadini.

La vicenda è sempre più spinosa e complessa anche perchè c’è un ricorso contro la revoca dell’arresto per la preside dell’istituto anche perchè l’auto che sarebbe stata usata non è una vettura in dotazione al personale ma, piuttosto, un’auto donata alla scuola per permettere agli studenti del corso per diventare meccanici, per fare pratica.
La vettura, insomma, doveva comunque restare presso la scuola per permettere agli studenti di fare esercitazioni pratiche.

La preside arrestata continua a difendersi sostenendo di aver pagato di tasca propria le spese dell’auto e di essere innocente rispetto alle accuse che le vengono mosse.
Nei prossimi giorni la vicenda potrebbe riservare altri colpi di scena.