Genova – E’ stata completata, a dieci giorni dall’inizio dell’operazione, la demolizione della parte superiore della pila 5 del ponte Morandi. Nella notte anche l’ultima “fetta” della copertura dell’enorme pilone in cemento armato è stata portata a terra dopo il taglio iniziato ieri sera, verso le 19, con gli speciali nastri diamantati.

Le enormi gru fatte arrivare appositamente dall’Olanda, hanno calato con la massima sicurezza e attenzione l’enorme peso e ora si può avviare la demolizione della parte sottostante sperando di non accumulare ulteriore ritardo rispetto all’annunciata fine della demolizione ed inizio dei lavori di ricostruzione annunciati per lo scorso 31 marzo.

Proprio per ridurre al massimo i tempi di lavorazione, le ditte appaltatrici stanno già predisponendo il cantiere per la demolizione della pila 4.

Resta ancora da decidere la tecnica di demolizione da utilizzare per il troncone ovest dell’ex ponte Morandi con l’incognita dell’uso dell’esplosivo che consentirebbe il rispetto della data di consegna del nuovo ponte ad aprile 2020.
Il ritrovamento di amianto nei materiali di costruzione del troncone ovest nella quantità già trovata nel troncone est renderebbe quasi certa la rinuncia all’esplosivo.
La commissione della Prefettura aveva bocciato l’uso delle microcariche nel troncone est per timore della dispersione dell’amianto nell’aria, con polveri sottili e potenzialmente cancerogene che ricadrebbero su zone densamente abitate e dunque è prevedibile che analoga decisione venga presa anche in questo caso.