Genova – Cadaveri di cinghiali immersi nelle acque del torrente Bisagno e, sulle alture di Marassi, lungo i sentieri. E’ lunga la serie di ritrovamenti di animali morti nella zona della Bassa Valbisagno e si teme possa essere in azione un “killer” di cinghiali.

Le prime segnalazioni arrivano da Molassana e, in particolare, in via Emilia, all’altezza del locale supermercato. Guardando nel greto del Bisagno alcuni passanti hanno notato il corpo senza vita di un cinghiale e, poco lontano, un altro esemplare di piccole dimensioni.

Tra le proteste dei residenti della zona i corpi dei cinghiali morti sono rimasti nell’acqua per diversi giorni prima di essere rimossi e già le prime voci di un possibile avvelenamento iniziavano a circolare.
Qualcuno, forse infastidito dalla presenza degli ungulati nel torrente, ha deciso di sbarazzarsene gettando dei bocconi avvelenati come sembra sia già avvenuto nel recente passato.

Questa mattina è arrivata un’altra segnalazione da Marassi alta, e più precisamente lungo il sentiero che collega via Monterosa a via dei Platani. Il cadavere di un grosso cinghiale giaceva a terra in una pozza di sangue.

Secondo le testimonianze, però, in questo caso non si tratterebbe di avvelenamento ma di morte in conseguenza di colpi inferti con un’arma da fuoco o, più probabilmente, con una balestra.
L’animale presenterebbe infatti alcune profonde ferite al muso, come dei fori.

La segnalazione è stata inviata alle autorità e l’animale morto è stato rimosso. Non si hanno notizie di indagini sulle cause del decesso.
Molti, però, temono che qualcuno abbia preso di mira i cinghiali che si avvicinano alle case e quelli che hanno scelto il greto del Bisagno come casa.
Uno – o più – killer pronti ad avvelenare o a “sparare” ai cinghiali pur di ridurne il numero.
Le verifiche sulle segnalazioni potrebbero essere condotte di pari passo con i controlli per punire chi, ogni giorno e in spregio alle normative, continua a foraggiare i cinghiali in diversi punti della città. In particolare in corso Galliera, nei pressi del ponte che attraversa il Bisagno.