Santa Margherita Ligure (Genova) – Colate di cemento dove un tempo c’erano scalinate, stradine percorribili con mezzi a motore e cemento armato al posto di materiali “rimuovibili”. Il sentiero che collega Nozarego con Gave e con il Mulino Gassetta torna al centro delle polemiche tra le Associazioni ambientaliste e gli amministratori locali che tentano invano di “smentire” una cementificazione selvaggia e un tentativo di deturpare la Natura del Parco del Monte di Portofino che, quasi certamente, finirà in Tribunale.

Dopo le rassicurazioni spese da politici locali circa il pronto rientro alla “condizione iniziale” del sentiero, altre immagini, scattate lungo il percorso smentiscono ancora una volta che si stia procedendo al recupero e, piuttosto, sembra prendere sempre più piede il progetto di rendere carrabile il percorso, un tempo meta esclusiva di escursionisti ed amanti della Natura.

“Il ripristino dei sentieri doveva avvenire entro il 15 aprile 2019 – scrivono le Associazioni ambientaliste e l’associazione Amici del Monte di Portofino – ma ancora oggi sono presenti colate di cemento realizzato con tanto di armature metalliche che sembrano ben lontane dall’essere state demolite”.

Il percorso, insomma, sembra ancora perfettamente percorribile, se non in auto, certamente con scooter e moto che certamente non fanno parte del normale “traffico” presente nei boschi di un Parco.

Decine di persone hanno percorso il sentiero documentando ciò che è stato smentito più volte e cioé che il percorso, cessata l’emergenza dell’isolamento di Portofino, non è stato “bonificato” e nessuno è ancora intervenuto per riportare la situazione allo status quo precedente all’emergenza come era stato invece garantito.
Le foto sono state inviate ai Media e agli uffici competenti e ora le associazioni stanno pensando ad un esposto alla Magistratura per chiedere che si indaghi sullo scempio del Parco di Portofino.

Le Associazioni ricordano inoltre che: “nella riunione del 15 novembre 2018 all’Ente Parco del Monte di Portofino, di fronte a una ventina di testimoni (tra cui i rappresentanti di molte associazioni), i sindaci di S. Margherita Ligure e Portofino si sono solennemente impegnati a ripristinare tutto come era prima della decisione di intervenire. Nella stessa riunione fu ribadita “la volontà dichiarata dei suddetti sindaci di non realizzare strade carrabili”.  Circa la strada Nozarego-Gave-Mulino, gli stessi sindaci (sempre di fronte a testimoni) hanno giurato che “non c’è la volontà di farla diventare una strada motoveicolare”.