Genova – Limo e fanghi della foce del torrente San Pietro di Prà usati sulla spiaggia di Voltri per “ripasciemento”. I residenti del quartiere del ponente genovese sul sentiero di guerra contro il Comune per la decisione, a pochi giorni dall’apertura della stagione balneare, di utilizzare terriccio di risulta, asportato dal letto di un torrente per le operazioni di ripascimento della “spiaggia dei Bambini”.

Una sequenza di camion che da giorni arriva nei pressi del Municipio VII Ponente – che a sua volta ha inviato una lettera di protesta – e poi percorre la spiaggia sino alla zona destinata ai bambini e scarica quintali di terriccio al posto di ghiaia o sassi o, ancor meglio sabbia.
Un’operazione che non è passata inosservata sopratutto ai genitori di quei bambini che, tra pochi giorni, dovrebbero poter trascorrere le ore libere della giornata tra giochi e, temperature permettendo, i primi bagni.

“Basta prendere in mano un pugno di quella roba – spiegano i residenti – per accorgersi che non si tratta di sabbia delle Maldive. Questa è terra mista a limo come è normale trovarne alla foce dei torrenti come il San Pietro che arrivano dai monti con pendenze molto forti, Non c’è depurazione o dilavamento delle sabbie ma una colata di tutto quello che c’è a monte, ovvero terra”.

Anche il Municipio VII Ponente “vuole vederci chiaro” e su Facebook scrive:

A seguito dei lavori di ripascimento sulla spiaggia di Voltri, preoccupati per la visibile differente tipologia di materiale utilizzato rispetto alla sabbia della spiaggia stessa, sollecitati da numerosissime segnalazioni della cittadinanza, il Consiglio di Municipio nella seduta del 16/04/2019 ha richiesto di :

● di conoscere i risultati del prelievo ARPAL
● di conoscere in dettaglio come si prevede di realizzare il ripascimento essendo il materiale visibilmente diverso

Comunichiamo ai cittadini che, ad oggi, agli uffici del Municipio, dagli enti preposti non è ancora pervenuta alcun tipo di documentazione richiesta .