Genova – Due giornate dedicate alla salvaguardia e al restauro della tipica imbarcazione ligure. Ritornano oggi venerdì 31 maggio e domani sabato 1 giugno, in passeggiata Anita Garibaldi a Nervi, gli incontri di “Salviamo il Gozzo Cornigiotto!”, la manifestazione che si occupa del recupero dell’abilità costruttiva della barca tradizionale della Liguria.

L’obiettivo del progetto è il restauro di un gozzo, da sempre simbolo del patrimonio culturale marittimo ligure. Al giorno d’oggi infatti restano pochi esemplari della numerosa flotta che era stata creata negli anni ’50 dai nostri maestri d’ascia.

Durante la giornata di oggi verranno mostrate agli studenti dell’Istituto Marsano e del Collegio Emiliani tutte le attività necessarie per il restauro, con un particolare riferimento agli utensili e ai materiali. Durante i laboratori, inoltre, i partecipanti saranno invitati a prendere parte attivamente alle attività, tramite la realizzazione di corde con filacce di canapa e sisal e lavori tipici dell’attrezzatore navale.

Domani, invece, l’appuntamento sarà aperto a tutti e prevederà inoltre anche l’illustrazione della salagione delle acciughe con particolare riferimento al progetto Alter Eco e ai laboratori esperienziali “Saperi di Mare”, organizzato presso l’antica darsena del Collegio Emiliani. L’Istituto Marsano, invece, nell’ambito delle attività, svilupperà un assaggio dell’olio di loro produzione e un itinerario dei prodotti della collina di Sant’Ilario e Nervi alla scoperta di agrumi, frutta e fiori.

“Ho appoggiato con molto piacere e collaborato al progetto e a queste giornate che, dopo Bolzaneto e Voltri, replichiamo ora a Nervi – dichiara Paola Bordilli, assessore al commercio, artigianato e turismo – La logica è quella di diffondere sempre più la conoscenza di questo antico saper fare frutto della maestria artigiana genovese e ligure. In questi due giorni nerviesi verranno allestiti laboratori di carpenteria navale, calafataggio e corderia. I carpentieri navali dell’associazione Storie di Barche racconteranno la storia dei mestieri antichi e dei vecchi gozzi, partecipando a quello che sarà un cantiere dei mestieri del mare”.