Genova – Arriverà nel porto tra domenica e lunedì il pattugliatore della Marina Militare “Cigala Fulgosi” che trasporta a bordo i 100 migranti salvati da un gommone in difficoltà al largo di Lampedusa. Tra loro anche donne e molti bambini che hanno rischiato di annegare nel mar Mediterraneo, abbandonati da scafisti senza scrupoli che non hanno dotato l’imbarcazione dei giubbotti di salvataggio.

La nave militare ha curiosamente scelto il porto di Genova invece di quello “più vicino” – come sarebbe previsto dalle norme internazionali sul salvataggio di naufraghi – e la decisione ha suscitato perplessità.
Intanto si fa più possibile l’eventualità che i migranti a bordo vengano distribuiti sul territorio ligure e non trasferiti in massa in un centro di accoglienza. Probabile che la loro destinazione sia il centro di Ventimiglia gestito dalla Croce Rossa Internazionale.
Se l’eventualità venisse confermata sarebbero smentite le dichiarazioni diffuse nelle scorse ore circa la loro destinazione finale. Si era infatti escluso che potessero restare in Liguria.

Circostanze ovviamente che contrastano con gli accordi internazionali, sottoscritti dall’Italia con il Trattato di Dublino che prevede che i migranti e i profughi debbano restare nel Paese di approdo sino alla conclusione dell’iter di riconoscimento del loro eventuale status di rifugiati politici.
Il Trattato di Dublino è stato firmato regolarmente da rappresentanti del Governo italiano ed è quindi pienamente in vigore, al di là della propaganda e dei proclami.