Genova – E’ arrivata nel porto la nave militare Cigala Fulgosi carica di migranti recuperati al largo di Lampedusa poco prima che il loro gommone affondasse.
Il pattugliatore della Marina Militare si è fermato a Calata Bettolo e subito personale sanitario è salito a bordo per visitare le persone a bordo ed in particolare i molti bambini e alcune donne in avanzato stato di gravidanza.

I migranti, contrariamente a quanto annunciato, sono scesi dalla nave per essere sottoposti ai controlli sanitari previsti dal protocollo internazionale e per essere identificati come prevede il Trattato di Dublino che imporrà all’Italia di assistere i migranti sino al completamento dell’iter per l’eventuale riconoscimento dello status di rifugiato.
Un trattato internazionale, sottoscritto dall’Italia, che prevale sulle leggi italiane e sulle disposizioni di qualunque ministero.
A bordo risulterebbero anche alcuni minori non accompagnati e molti bambini che quasi certamente sarebbero morti se la nave militare Cigala Fulgosi, rispondendo alle normative internazionali e alle più elementari regole della “gente di mare” non avesse fatto rotta verso il gommone in avaria e non avesse salvato le persone a bordo costatando anche che non disponevano dei giubbotti di salvataggio e per la gran parte non sapevano nuotare.

Le cure mediche prestate ai Migranti a bordo e sulla banchina potrebbero essere estese anche ad un ricovero ospedaliero per i bambini malati e per le donne incinte.

Intanto, alla Stazione Marittima, manifestazione delle associazioni pro accoglienza e dei lavoratori del Porto che ieri avevano chiesto e ottenuto di poter esporre lo striscione “Benvenuti” che è stato poi rimosso dalla Lanterna.
Una scelta che ha suscitato molto malumore tra chi ha letto nell’intervento una precisa scelta politica più che una difesa del monumento che già in passato aveva “ospitato” manifesti e striscioni senza alcun problema.