Genova – Sono ripresi questa mattina, in via Porro, nella zona rossa sotto il troncone est di Ponte Morandi, le operazioni di demolizione del civico 10. L’enorme pinza metallica agganciata ad una maxi gru ridurrà in frantumi altri appartamenti e tutto ciò che contengono.

Alle operazioni lavorano le aziende che si occupano della demolizione e ricostruzione del ponte ma sono presenti anche vigili del fuoco e uomini della protezione civile che assicurano la sicurezza del cantiere e dell’intera zona.
Gli edifici devono essere abbattuti prima del 24 giugno, data indicata come “probabile” per la maxi esplosione che abbatterà la pila 10 e 11 del ponte distrutto dal crollo dello scorso 14 agosto.

Intanto crescono le polemiche proprio per l’indicazione dell’uso degli esplosivi per la demolizione. Uso bloccato sul lato ovest dello stesso ponte per la presenza di amianto nel materiale di costruzione e che, secondo i dati degli ultimi campionamenti, non sarebbe presente nella parte est.
I comitati dei residenti hanno presentato un esposto alla magistratura chiedendo altri controlli e la verifica dei precedenti perchè appare “strano” che il ponte sia stato realizzato con materiali diversi da un lato all’altro della costruzione.

Il timore è che l’esplosione possa liberare fibre di amianto che sono cancerogene e considerate “sempre pericolose” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, anche se presenti in modesta quantità nei materiali.