Genova – Un Parco del Mare dove il mare “non si vede neppure con il binocolo”. Non sono passate inosservate le critiche espresse da Arcangelo Merella – esponente della Lista Civica Ge9Si ed ex assessore al Traffico del Comune di Genova.
Sul suo profilo Facebook, Merella ha criticato la scelta del nome del Parco che verrebbe realizzato sotto il ponte Morandi una volta che la struttura verrà ricostruita.
Un progetto presentato qualche giorno fa e che ha suscitato non poche critiche da parte di residenti e “addetti ai lavori” che hanno già puntato il dito contro l’uso – annunciato – dei detriti della demolizione, con probabile contaminazione da amianto, per realizzare le “colline” del nascente parco e per l’aerosol di inquinanti che ricadrebbe dal ponte sovrastante su bambini e famiglie che dovessero sceglierlo per trascorrere il tempo libero.

L’intervento dell’ex assessore al Traffico si limita al nome. Chiamare l’area “Parco del Mare” sarebbe inopportuno perché da quella zona il mare “non si vede nemmeno con il binocolo”.

“Lo dico con rispetto verso chi sta facendo con grande impegno il proprio lavoro a beneficio della città – scrive Merella sul suo profilo Facebook – ma qualcuno mi spiega perchè si chiamerà “Parco del mare” il parco che sorgerà sotto il nuovo ponte del Polcevera da dove il mare non si vede nemmeno con il binocolo? Non era meglio dedicarlo all’archeologia industriale di cui la vallata è testimonianza, a partire dall’aver ospitato per tanto tempo il primo stabilimento elettromeccanico d’Italia? perchè cedere a evocazioni così strampalate e prive di significato?”.