Un fotogramma della serie Chernobyl

Genova – La mania dei selfie non conosce letteralmente limiti: è diventato un caso il fenomeno degli autoscatti realizzati sul sito del disastro nucleare di Chernobyl, a seguito del successo dell’omonima serie di HBO, trasmessa in Italia da Sky. Sempre più fan e influencer, infatti, sembrano aver scelto il luogo dove sorgeva la centrale nucleare esplosa nel 1986 per scattarsi foto con sorrisi e pose sexy. Una mania cui lo stesso creatore, Craig Mazin, sta tentando di porre fine invitando i fan al rispetto e all’educazione.

La miniserie Usa ha riscosso un successo tale che nell’ultimo mese, secondo i dati dei tour operator locali che organizzano giri da 100 dollari al giorno, le prenotazioni delle visite guidate sono aumentate tra il 30 e il 40% rispetto a un anno fa, quando il sito era già stato riaperto da una decina d’anni perché dichiarato sicuro. Ma all’epoca la caccia alle stories di Instagram con disastro atomico annesso non era ancora così potente.

La centrale oggi si trova in territorio ucraino, ma all’epoca dei fatti ricadeva sotto la giurisdizione dell’Unione Sovietica. La serie tv è stata a propria volta oggetto di polemiche: le cinque puntate trattano di errori, omissioni, responsabilità di chi gestiva la centrale. Ma in Russia la fiction non è stata accolta benissimo: gli sceneggiatori americani sono stati apertamente accusati di aver stravolto la storia per non ammettere le responsabilità della Cia. Per questo Mosca girerà una propria versione. Sperando che non stimoli una nuova ondata di selfie.