Genova – Sarà il ministro delle Infrastrutture del Movimento 5 Stelle, Danilo Toninelli ad avviare ufficialmente, questa mattina, l’inizio della ricostruzione del ponte Morandi crollato lo scorso 14 agosto uccidendo 43 persone e lasciando centinaia di famiglie senza casa.
Il rappresentante del Governo arriverà a Genova per la cerimonia di avvio della prima gettata di cemento per la costruzione della nuova base della nuova pila 9 che sorreggerà il nuovo viadotto autostradale.
La prima di 9 che, in totale, reggeranno l’enorme peso della nuova struttura in acciaio che è stata disegnata da Renzo Piano e che andrà a sostituire il vecchio ponte Morandi.

L’avvio della cerimonia è previsto per questo pomeriggio, alle 15,30 quando il Ministro Toninelli, insieme al Commissario per l’emergenza Giovanni Toti e quello per la ricostruzione, Marco Bucci, daranno il via alla gettata di cemento.

Poco dopo il ministro salirà su una motovedetta della Guardia Costiera per andare incontro all’imbarcazione che sta trasportando a Genova, dai cantieri di Casellamare di Stabia, di proprietà di Fincantieri, il primo pezzo del nuovo ponte.

Primi passi per il nuovo ponte mentre la macchina organizzativa è ancora in pieno lavoro per la fase più delicata e pericolosa dell’intero progeto: la demolizione delle pile 10 e 11 del vecchio ponte Morando con la tecnica delle micro esplosioni programmate.

La data prevista è al momento quella del 28 giugno e l’esplosione è stata anticipata alle 9 del mattino (invece delle 10) per avere più tempo a disposizione per il diradamento delle polveri che si solleveranno con l’esplosione.
Le oltre 3mila persone che verranno evacuate per sicurezza, infatti, non potranno tornare nelle loro abitazioni sino a quando i valori di fibre di amianto e polveri pericolose non saranno tornate uguali o inferiori ai dati di partenza, ovvero prima dell’esplosione.
Un impegno preso pubblicamente dal sindaco Marco Bucci e che potrebbe comportare uno slittamento dei rientri a casa anche di 24 ore o peggio.
In tal caso scatterà uno speciale piano che prevede la sistemazione delle persone nei centri di raccolta o presso alberghi e strutture convenzionate con il Comune.
I valori saranno rilevati dalle centraline Arpal (che non forniscono in tempo reale al pubblico i dati) ma saranno “verificati” anche dalla contro-rete di controllo realizzata dai cittadini della zona che hanno aderito al progetto Che Aria Tira e tutti i dati sono consultabili liberamente sul sito www.cheariatira.it cercando le pagine relative alle centraline di Genova.