Genova – Revocare la più alta onorificenza della Repubblica italiana al maresciallo iugoslavo Tito per le atrocità commesse contro gli italiani nel dopoguerra dell’esodo giuliano-dalmata e nelle foibe.
La proposta è stata appoggiata dal gruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Liguria e prevede che lo Stato Italiano revochi il titolo di cavaliere di Gran Croce decorato di gran cordone dell’’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, il titolo onorifico più elevato della Repubblica Italiana, conferito a Tito gli nel 1969 dal Capo dello Stato Saragat.

“Sono discendente della famiglia Skull di Fiume, divenuti esuli giuliano-dalmati per fuggire dalle sanguinarie persecuzioni etniche di Tito contro il popolo italiano – ha spiegato Alice Salvatore, portavoce del Movimemento in Regione – Mio prozio, Nevio Skull, era un esponente di spicco del partito autonomista di Fiume, molto amato, quindi era una figura ‘scomoda’ per Tito e fu prelevato nottetempo davanti alla famiglia dalle sue milizie segrete e ucciso a sangue freddo con un colpo di pistola alla nuca. Non dimentichiamo mai che nelle terre giuliano-dalmate vennero uccisi e gettati nelle foibe a morire di fame – dilaniati dalla caduta – nei profondi crepacci delle foibe, centinaia di migliaia di persone, compresi donne e bambini, in quanto italiani. Tito si è macchiato di una sanguinosa pulizia etnica nei confronti delle popolazioni italiane della Venezia Giulia: l’onorificenza va revocata e farlo è doveroso”.

“In Aula, purtroppo, alla mozione dei colleghi consiglieri sono state avanzate molte riserve di carattere politico – aggiunge infine Salvatore nella sua dichiarazione di voto -, riserve davvero fuori luogo rispetto al merito dell’iniziativa, e cioè consentire la revoca per le onorificenze anche quando la persona non è più in vita. Qualunque considerazione ideologica non c’entra e le contrapposizioni tra destra e sinistra fanno ulteriormente un torto alla memoria degli italiani, vittime dei massacri di Tito! Oggi, con quest’operazione, stiamo riconoscendo un errore del passato. Conferire quell’onorificenza a Tito, infatti, a suo tempo fatta magari per opportunità politica, è stata una scelta sbagliata, superficiale e ingiusta. Prediamone coscienza. E prendiamo coscienza del fatto che Tito fu un criminale di guerra e un feroce assassino. Riteniamo che votare a favore la mozione dei colleghi consiglieri rientri nel pieno spirito del M5S: muoversi nel merito delle questioni, indipendentemente dal colore politico. Come diceva Gianroberto Casaleggio: ‘un’idea è buona o cattiva, non di destra o di sinistra’. Questa idea è buona, pertanto la mozione va sostenuta”.