Genova – Venerdì 28 giugno il moncone est di ponte Morandi sarà demolito con una serie di micro cariche che lo faranno crollare al suolo in pochi secondi.

La procedura di demolizione comporterà una serie di divieti e limitazioni per i cittadini.

Ecco, nel dettaglio, cosa accadrà.

Nel raggio di trecento metri da quel che rimane del viadotto crollato lo scorso 14 agosto, sarà completamente evacuata l’area.

L’esplosione è in programma tra le 9.00 e le 10.00 del mattino. A partire dalle 6.00 di venerdì i residenti dovranno lasciare le loro case.

Otto centri di accoglienza sono stati allestiti e le famiglie che non potranno rimanere all’interno delle loro abitazioni saranno accolte da uno di questi dove saranno serviti anche pranzo e cena.

I pasti potranno essere erogati anche con un ticket, spendibile nei locali convenzionati.

Anche le macchine in sosta negli spazi aperti dovranno essere portate via e potranno essere lasciate nel parcheggio dell’Ikea, che osserverà un giorno di chiusura.

A cessata emergenza, i cittadini saranno avvisati con un sms.

Nel caso in cui non fosse possibile rientrare nelle case, le famiglie con i bambini sotto i tre anni saranno accolte in albergo, mentre le altre saranno sistemate con brandine.

Chi si trova ai margini della zona rossa, tra i trecento e i quattrocento metri dall’esplosione, non sarà costretto ad abbandonare la propria abitazione ma dovrà rimanere in luogo chiuso, lontando dalle finestre che dovranno essere mantenute chiuse.

Inoltre, nella zona è previsto il divieto di transito e stazionamento all’aperto dalle 9.00 alle 15.00.

Gli over 75, i soggetti segnalati dall’Asl o dagli assistenti sociali, chi ha particolari invalidità temporanee, donne in stato di gravidanza dal terzo mese o con gravidanza a rischio, saranno sistemati in strutture alberghiere già dalla giornata di domani e vi potranno rimanere fino al giorno dopo la demolizione se ne faranno richiesta.

Tutti potranno comunque rivolgersi ai tre infopoint attivi in via Fillak, via Pellegrini e via Gaz, telefonando al numero verde 800 177 797 o scrivendo all’indirizzo mail evacuazionemorandi@comune.genova.it.

Venerdì sarà interdetto temporanemante il transito di veicoli e treni.

Il casello di Genova Ovest, via Perlasca, via 30 giugno, via Fillak e il ponte di fronte all’Ikea saranno chiusi per il tempo necessario alle demolizioni.

I camion dovranno seguire dei percorsi obbligati.

Chi è diretto al porto dovrà uscire al casello di Genova Aeroporto e proseguire su via Guido Rossa fino in lungomare Canepa.

Per i mezzi pesanti diretti in Valpocevera, l’uscita autostradale obbligatoria è quella di Bolzaneto.

Diverso il discorso per le auto. I veicoli provenienti da ponente, usciranno obbligatoriamente a Genova Aeroporto proseguendo verso la viabilità ordinaria, verosimilmente fortemente rallentata.

Al momento non risultano ulteriori informazioni circa la circolazione dei mezzi privati.

I treni in transito sotto al viadotto, nello specifico la linea Ovada-Acqui e quella per il porto, saranno fermi.

I collegamenti con Milano e Torino saranno garantiti ma con itinerari deviati; sarà istituito un servizio di pullman tra Ovada e Prà. Da quì si potrà proseguire in treno verso Levante o Ponente vista la percorribilità della lunea Ventimiglia-Spezia.

Anche i mezzi Amt subiranno variazioni di percorso così come, quasi certamente, sarà interrotta la circolazione della metropolitana tra Dinegro e Brin durante l’implosione.

Sulla zona è stato istituito il divieto di sorvolo.