Genova – La decisione di sospendere l’aumento dei pedaggi autostradali è stata prese in modo autonomo da Autostrade per l’Italia, società del Gruppo Benetton e non grazie all’intervento della politica.
Un chiarimento che non mancherà di suscitare polemiche e che inasprisce ancor più il già tesissimo rapporto tra l’azienda del gruppo Benetton e la politica italiana quello inviato alle Redazioni dei Media in una nota.
Autostrade per l’Italia smentisce qualunque intervento politico e precisa che la decisione è stata presa in totale autonomia dall’Azienda.
Ecco il testo della nota:

“Autostrade per l’Italia ritiene doveroso ricordare che la proroga fino al 15 settembre 2019 della sospensione dell’aumento dei pedaggi – aumento peraltro legittimo ed autorizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in dicembre – è frutto di una autonoma decisione adottata dal Consiglio di Amministrazione di Autostrade per l’Italia giovedì 27 giugno con l’obiettivo di favorire gli spostamenti degli italiani durante il periodo estivo. Decisione che è stata apprezzata da associazioni dei consumatori e amministratori locali.
Per quanto riguarda invece le caratteristiche della concessione di Autostrade per l’Italia, la società rimanda alla lettura di “dati e fatti della nostra attività” pubblicati in modo chiaro e trasparente sulla homepage del proprio sito: i dati evidenziano in modo oggettivo e inconfutabile come le tariffe di Autostrade per l’Italia siano le più basse in Europa tra i Paesi comparabili, a fronte di investimenti superiori alla media. E che gli investimenti effettuati dalla società sono superiori a quelli previsti dagli obblighi della Convenzione, nonché nettamente superiori a quelli realizzati dalla società stessa durante la gestione pubblica (fino al 1999). In particolare le relazioni annuali al Parlamento da parte della Direzione Generale per la Vigilanza sulle Concessioni Autostradali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attestano il pieno rispetto degli obblighi di spesa per manutenzioni da parte della società, certificando appunto come negli anni di riferimento la società abbia investito importi superiori a quelli definiti dagli obblighi della Convenzione.
Per quanto riguarda gli investimenti, inoltre, la società ha realizzato e gestito oltre 12 miliardi di nuove infrastrutture tra cu la Variante di Valico, vanto dell’ingegneria italiana nel mondo”.