Genova – Semafori intelligenti, in grado di fotografare e multare “in automatico” chi passa con il rosso e chi non si ferma prima della riga bianca dello Stop. Entreranno in funzione lunedì prossimo, in corso Europa, all’incrocio tra via Timavo e via Isonzo, i primi impianti “fototrappola” in grado di sanzionare in modo autonomo tutti i contravventori delle norme del codice stradale.

Dopo una sperimentazione durata alcuni mesi – nei quali sembra sia stata registrata una media di oltre 100 multe al giorno – il primo impianto entrerà in funzione e inizierà inesorabilmente a punire automobilisti che impegnano l’incrocio con il semaforo ormai rosso ma anche – ed è il timore più grande – chi lo attraversa con il giallo.

Le esperienze fatte in altre zone d’Italia con dispositivi simili, infatti, dicono che tutto dipenda dalla “calibratura” del macchinario e che una predisposizione particolarmente rigida ha come effetto una valanga di sanzioni fatte in condizioni “dubbie” e che hanno portato ad azioni legali poi vinte dagli automobilisti.

Lo scopo è certamente quello di rendere più sicuri quegli incroci dove, nel tempo, si sono verificati incidenti gravi e con esito mortale e laddove le successive indagini hanno accertato che il comportamento di uno dei conducenti coinvolti, in moto o in auto, era all’origine di tutto.
Se il passare con il rosso al semaforo è universalmente accettato come “comportamento a rischio”, il passaggio con il giallo diventa oggetto di discussione più articolata poiché se l’auto lascia l’incrocio prima del successivo rosso non dovrebbe mettere a rischio la sicurezza di nessuno.
Ma come “calcolare” la frontiera tra un passaggio sicuro e una accelerata a rischio?
In questo “limbo” sta la differenza tra un rimedio educativo e una fonte di denaro aggiuntiva per le casse della civica amministrazione secondo il sentire di molti automobilisti.

Anche più controverso il limite della linea bianca dello Stop. Qui i dubbi si rafforzano perché le code del traffico possono costituire una trappola terribile. Se il codice della strada dice che non si deve impegnare un incrocio se non si ha la certezza di avere lo spazio necessario per superarlo, infatti, l’esperienza comune insegna che nel traffico quotidiano esistono infinite possibilità nelle quali l’automobilista può essere coinvolto suo malgrado e che potrebbero essere fonte di sanzione incolpevole.

Timori e dubbi anche per i centauri che, in una città record per numero di mezzi circolanti, rischiano di essere quelli più colpiti dalla intransigenza dei semafori intelligenti come è già stato per le corsie gialle che in passato hanno fatto strage di scooter e moto.
A rischio sopratutto l’abitudine di “intrufolarsi” tra le auto in coda per arrivare davanti alle prime ferme al semaforo. Una ruota oltre la riga bianca dello Stop, infatti, potrebbe condannare alla multa.