Portofino (Genova) – Indagini in corso, nell’esclusivo borgo marinaro del levante ligure, per l’incendio divampato ieri pomeriggio a bordo della “Rrose Selavy”, l’imbarcazione della famiglia Bonadeo e vincitrice di numerosi premi per le regate a vela.
Per cause ancora da accertare un principio di incendio è divampato a bordo dell’imbarcazione ancorata nel porticciolo di Portofino e l’armatore, gli ospiti e i membri dell’equipaggio hanno dovuto abbandonare in tutta fretta la barca a bordo dei gommoni della capitaneria di porto intervenuta in soccorso.

Il primo soccorso è stato effettuato dal personale del porto tramite gli estintori, riuscendo così ad abbassare le fiamme. I vigili, accorsi con la squadra di Rapallo e i sommozzatori sulla motonave Gadda hanno effettuato il minuto spegnimento, verificando l’assenza di eventuali braci tra le paratie hanno messo in sicurezza il natante.

L’incendio è stato rapidamente spento e non si segnalano feriti ma la circostanza ha fatto partire verifiche per controllare le cause del rogo.
La barca, varata nel 2000, porta lo stesso nome di una precedente e porta con sè il ricordo della più grande tragedia in mare mai avvenuta durante una regata.

Si tratta della Fastnet Race dell’agosto del 1979, tenuta nelle acque antistanti Cowes (cittadina sull’ isola di Wight) e lungo la rotta che porta al faro di Fastnet che sorge sulla costa sud occidentale dell’Irlanda.
La concomitanza di ben due tempeste che si sono incrociate proprio sul terreno di gara ha provocato l’affondamento di 24 barche e ben 19 morti.
L’evento viene ancora oggi ricordato come il più “nero” della storia della Vela.
La Rrose Selavy era una delle imbarcazioni partecipanti.