Genova – Decine di auto multate nella notte divampano le proteste, a Quezzi, dove una sorta di “tacito accordo” prevedeva da anni che le auto in sosta sui marciapiedi di alcune vie, fossero “tollerati” almeno nelle ore notturne.
Sanzioni da 60 euro che i residenti pagheranno masticando amaro perchè, se i blitz delle sere scorse verranno ripetuti, nella zona si aprirà una vera “questione parcheggi” che dovrà essere risolta con provvedimenti straordinari.

“Le auto sono indiscutibilmente in divieto di sosta – lamentano i residenti – ma da anni la situazione era “tollerata” la notte perchè in zona non ci sono parcheggi e chi possiede l’auto deve pur metterla da qualche parte. Ora questa “pax” è stata violata e ci auguriamo che sia un episodio isolato, causato magari da qualche eccesso, perché se tutte le sere verremo multati, si aprirebbe un grosso problema in una zona che presenta già molte difficoltà”.

Quello di Quezzi è per lo più un quartiere collinare, cresciuto a dismisura in periodi nei quali le auto erano un lusso e in molti non le avevano e usavano i mezzi pubblici. Ora il benessere diffuso ma anche le diverse esigenze lavorative, hanno spinto le famiglie ad avere tutte almeno un veicolo e si arriva anche a due-tre auto per ogni nucleo familiare.

Alla crescita del numero di auto, però, non è stato possibile far corrispondere un aumento del numero dei posti auto disponibili e così la “consuetudine” ha trovato una sua strada e, durante le ore notturne, una sorta di tacito accordo ha consentito di andare avanti con una soluzione tampone.

“L’altra sera invece – raccontano furibondi i residenti – intorno alle 21 hanno iniziato a fioccare le sanzioni. Tutto regolare e giustissimo, nessuno lo nega, ma ci auguriamo che si sia trattato di un provvedimento straordinario per una situazione magari eccessiva. Qualcuno avrà chiamato, qualcuno avrà esagerato arrecando fastidio o disagio. Ma diversamente sarebbe davvero un problema. Le auto non possiamo mettercele in tasca o portarcele a casa”.

I residenti si domandano quale soluzione alternativa ci possa essere se il numero delle auto è di gran lunga superiore a quello dei posteggi regolari disponibili.
Se sarà tolleranza zero divamperanno le proteste e già si pensa a iniziative davvero forti.

Polemiche che dividono i social perchè da un lato si plaude alla decisione del Comune di Genova di far rispettare le regole, con una vera e propria campagna a tappeto che vede coinvolti i molti agenti di polizia locale appena assunti, ma , dall’altra, ci si domanda cosa debbano fare i genovesi che abitano in quelle zone a scarsissima densità di parcheggi, che hanno comunque diritto ad una soluzione.

Sul suo profilo Facebook, Cristina Lodi, consigliere comunale del Partito Democratico, commenta la notizia di LiguriaOggi.it aggiungendo alcuni dettagli importanti.

Non ci sono parcheggi – scrive Lodi – E l’amministrazione comunale chiede di usare il mezzo pubblico. Se amministrazione seria trova modo di fare parcheggi o fa accordi sostenibili con i cittadini. Oppure semplicemente dei cittadini non gliene frega niente e fa cassa sapendo che è impossibile di notte trovare posti per tutti.
Ho chiesto il numero delle multe nell’ultimo trimestre paragonate al 2018. Già nel primo trimestre rispetto al 2018 sono raddoppiate“.