Genova – Rischiano ogni giorno di essere fermati e multati eppure non resistono all’impulso di dare cibo alle famigliole di cinghiali che crescono (di numero e dimensioni) nel greto del torrente Bisagno. Sono gli irriducibili del pane secco, degli avanzi gettati dagli argini del principale corso d’acqua che attraversa la città e che in questo periodo è in secca. Un piccolo esercito di persone, per lo più anziane, che non si vogliono piegare alle prescrizioni del Comune di Genova che ha emesso una dura condanna a loro carico e, se acciuffati con le mani nel sacco, li sanziona con multe che arrivano a 500 euro.

Il numero di chi sfida l’autorità costituita e il buon senso, aumenta sempre di più, ma i controlli non crescono di pari passo o, quantomeno, non se ne ha notizie sui Media.

Ed anche questa è, a sua volta una notizia, in una città dove un venditore di ombrelli viene inseguito da ben 10 agenti di polizia locale (leggi qui), dove un senza tetto viene sanzionato per 200 euro per aver dormito per strada e dove un artista di strada che lavora da anni in via San Lorenzo, viene multato perché ha il viso coperto di cerone e “non è riconoscibile” a norma di legge sulla sicurezza (leggi qui).

Nessun inseguimento sugli argini del Bisagno ed anzi, i solerti agenti di polizia locale dimostrano di possedere inesauribili doti di pazienza aspettando per intere giornate – è successo qualche settimana fa a San Fruttuoso (leggi qui) che gli animali, che scambiano le aiuole per luoghi di vacanza, riprendano il loro pigro girovagare per la città.

Nessuna “caccia grossa” alle persone – sempre le stesse – che ogni giorno, negli stessi punti e negli stessi orari, svuotano sacchi di avanzi maleodoranti e di pane secco per alimentare le tenere bestiole che da piccoli porcellini delle dimensioni di un cagnolino, crescono sino a diventare bestioni da centinaia di chili.
Gli agenti sorvegliano le passeggiate anche notturne, difendono i Cittadini dalle incursioni pelose a cassonetti e piazze, incassano il plauso dei cittadini ma, al momento, non si ha notizia di una vera e propria campagna ad hoc.

Talvolta, come la scorsa notte, sono costretti anche a rilevare gli incidenti causati dai cinghiali che, giustamente, non avendo alcun nemico ed invece tanti sostenitori, si stanno persino convincendo di avere una loro scorta personale. Intenta a salvaguardare – meritoriamente – l’incolumità dei cittadini.

Sui social, però, ci si domanda sempre più spesso perchè ci sia attenzione per clochard, venditori di ombrelli e artisti di strada e meno per chi, violando ugualmente il regolamento comunale, compie atti che possono avere conseguenze molto rilevanti per la sicurezza dei genovesi.