Genova – Erano intervenuti per bloccare un venditore di ombrelli che aveva cercato di sottrarsi all’identificazione i dieci agenti di polizia locale e le tre vetture intervenute ieri mattina, poco dopo le 11, nella zona di piazza De Ferrari e dei portici dell’Accademia.

La scena aveva destato molto allarme per l’improvviso arrivo di moltissimi agenti di corsa e delle auto a sirene spiegate e poi, quando gli agenti hanno bloccato il venditore che cercava di allontanarsi con ancora gli ombrelli in mano, l’apprensione si è trasformata in perplessità perché l’uomo era spaventato ma certamente non aveva alcun atteggiamento aggressivo.

Chi ha cercato di avvicinarsi per chiedere spiegazioni è stato allontanato o identificato se la “protesta” è arrivata a chiedere conto delle manette e del numero apparentemente spropositato di agenti per fermare un venditore di ombrelli che staziona sotto i portici da anni e senza aver mai creato problemi, tanto da essere in possesso di regolare permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura genovese.

Un episodio che ha destato molte polemiche, specie sui social, e che arriva dopo la multa da 200 ad un clochard trovato a dormire a terra e la sanzione ad un artista di strada che da anni lavora in piazza San Lorenzo come “statua umana” e che, stando al codice, non potrebbe coprire il viso con il cerone perché lo renderebbe irriconoscibile.

In serata, dopo un diluvio di proteste sui social, l’assessorato alla Sicurezza ha diffuso (non a tutte le Testate) una nota nella quale si afferma che: “L’uomo è stato intercettato da una pattuglia del primo Distretto di Polizia Locale composta da due agenti sotto i Portici dell’Accademia. Lo straniero ha detto di non avere con sé i documenti e poco dopo ha strattonato uno degli agenti per darsi alla fuga. I due lo hanno inseguito e hanno chiesto ausilio via radio. Sono accorsi, come di prassi, tutti i colleghi disponibili in zona. Il numero degli uomini del corpo presenti non è stato predeterminato. La persona, regolarmente presente sul territorio nazionale, è stata fermata in via Vernazza ed è stata denunciata per resistenza. L’intervento sui fuggitivi che hanno risposto con la resistenza alla richiesta di documenti dandosi alla fuga è, peraltro, considerato un intervento rischioso in quanto non si conosce il motivo della fuga né si sa se chi scappa sia armato o no. Per l’amministrazione comunale è prioritaria l’incolumità degli agenti oltre che dei fermati”.