Genova – Dove finiranno i detriti della demolizione del ponte Morandi? A chiederselo, con sempre maggiore insistenza, i cittadini residenti nella zona interessata dal crollo e dalla demolizione del viadotto autostradale crollato lo scorso 14 agosto, uccidendo 43 persone, ma se lo chiede anche il gruppo della “Lista Crivello” che sosteneva l’elezione del candidato sindaco alle passate elezioni amministrative.
A rendere particolarmente impellente la risposta, a tre giorni dall’episodio, le due risposte diametralmente opposte del sindaco Marco Bucci e di RINA, la società che si occupa della certificazione delle lavorazioni.
Mentre il sindaco, in una conferenza stampa, sosteneva che i detriti sono già stati suddivisi per percentuale di presenza di amianto e già destinati a singoli progetti ed utilizzi, primo tra tutti il ribaltamento a mare di Fincantieri, il Rina, in altra conferenza stampa sosteneva che non è ancora stato completato il processo di identificazione e campionamento dei materiali. L’esatto opposto di quanto dichiarato dal sindaco.
Evidentemente una delle due dichiarazioni non corrisponde alla realtà e questo balletto scatena feroci polemiche e spaventa i residenti della zona del crollo e limitrofe.

Il gruppo della Lista Crivelli ha così presentato una sua richiesta di chiarimenti urgente:

Non sfuggirà a nessuno, dopo l’esplosione del 28 giugno u.s., quanto sia importante per l’intera comunità, conoscere velocemente come saranno smaltiti i rifiuti.
Riapertura delle strade, disagi sociali e commerciali, inquinamento e pulizia delle strade, movimentazione dei mezzi pesanti, ecc. …
Abbiamo atteso alcuni giorni, auspicando che arrivasse un possibile chiarimento nel merito, ma preso atto del silenzio assordante, ricordiamo che venerdì 19 luglio u.s., più o meno alla stessa ora, sono state fatte due dichiarazioni quasi opposte.
In commissione consiliare comunale l’ingegnere Gambula della Direzione Lavori Società Rina Consulting, affermava: “…se sino ad ora non vi abbiamo detto dove andranno i detriti è perché non si è concluso questo cerchio, non siamo ancora arrivati alla conclusione della definizione di questa cosa …”.
Praticamente in contemporanea Marco Bucci agli Erzelli: “I detriti del ponte Morandi li abbiamo tutti ‘piazzati’, sappiamo dove metterli. Quello che manca è l’autorizzazione dal Ministero a impiegarli nel ribaltamento a mare dello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente, io voglio arrivare lì”.
A questo punto a distanza di tre giorni e trattandosi di un tema di straordinaria importanza, qual è la verità
Visto che è stato deciso di demolire il ponte senza conoscere prima quale fine avrebbero fatto i detriti.
Sapete o non sapete quando e dove metterli?
Tutti i cittadini, in particolare, chi vive in Valpolcevera, nel Centro Ovest e nel Medio Ponente hanno il diritto di conoscere quale sarà il loro futuro.