Genova – Primi due milioni e mezzo di euro per riportare le aiuole colorate e dai disegni geometrici dalla rotatoria della Foce sino a  via Pisacane e la previsione di spesa ancora da fare per il tratto sino a Brignole. Sono iniziati ieri e già scatenano feroci polemiche, i lavori che porteranno al ripristino delle aiuole nei viali Duca d’Aosta, Brigate Partigiane e Brigata Bisagno.

Un lavoro che restituirà decoro e un’immagine molto bella dei viali trasformati negli anni scorsi in un gigantesco e anti estetico parcheggio ma il costo dell’operazione, oltre due milioni e mezzo di euro per i primi due lotti, sta suscitando vivaci polemiche.

Il primo dei due lotti – dalla rotatoria della Foce sino a via Cecchi – è previsto che venga completato entro il 31 dicembre di quest’anno.  I due lotti approvati prevedono lavori per un importo complessivo di 2,4 milioni euro. Il primo comporta una spesa di 800 mila euro, mentre il secondo – da via Cecchi a via Pisacane –1,6 milioni euro.

Un terzo lotto di lavori, relativo all’area tra via Pisacane e Piazza delle Americhe, verrà eseguito al termine dei lavori di mitigazione del rischio e messa in sicurezza del torrente Bisagno ma difficilmente la spesa sarà inferiore.

Un impegno economico che certamente donerà uno straordinario impatto visivo a chi arriverà in città provenendo dalla Sopraelevata ma che in molti, a Genova, considerano non prioritario rispetto alle molte e crescenti emergenze non meno importanti.
Dalla pulizia e il decoro del Centro Storico alla stessa cura per le strade frequentate ogni giorno dai turisti sino alle esigenze impellenti delle periferie e dei quartieri dove meno forte è stato, negli ultimi anni, l’impegno della civica amministrazione.

Il disegno delle nuove aiuole è il risultato di una valutazione complessiva che comprende l’assetto della viabilità esistente e i limiti stradali già predisposti, lasciando inalterata la dimensione delle careggiate, ma anche gli attraversamenti pedonali semaforizzati esistenti. Il progetto, predisposto insieme al Settore Mobilità e Traffico del Comune di Genova, prevede l’interruzione delle aiuole in corrispondenza dell’incrocio con via Cecchi per consentire la svolta delle auto.

“Dopo 14 anni di attesa – ha sottolineato l’assessore ai Lavori pubblici e alle Manutenzioni del Comune di Genova, Paolo Fanghella – finalmente iniziano i lavori per il rifacimento delle aiuole di viale Brigate Bisagno e Partigiani.  Verrà così riqualificata una delle vie più importanti della città, un biglietto da visita per i turisti che accedono a Genova provenienti dalla Sopraelevata.

Il ridisegno, in difformità con quello predisposto nel 2010 che prevedeva la realizzazione di aiuole prive di decorazioni floreali e offriva un design molto semplificato, richiama volutamente il progetto dell’Arch. Daneri che nel 1958 ideò lo splendido disegno floreale che diventò uno dei simboli di Genova. L’attuale progetto – ha concluso l’assessore – è stato adattato alle modifiche che sono state realizzate negli anni e che hanno ristretto la larghezza delle aiuole modificando l’assetto viabilistico imponendo una stilizzazione di alcuni aspetti decorativi del progetto originario.
L’opera sarà quasi interamente realizzata da ASTER che ne prenderà anche la manutenzione e prevedrà un importante impegno economico pari a 2,4 milioni costituito in parte da un finanziamento del Comune e in parte dal fondo strategico della Regione. L’intera opera verrà conclusa intorno al maggio del 2020”.

“I lavori che iniziano oggi riporteranno a nuovo splendore queste aiuole storiche, che richiamano alla memoria gli anni della maggiore crescita economica del nostro paese – ha dichiarato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti –: genovesi, liguri e turisti potranno nuovamente ammirare un’opera di decoro urbano di grande impatto che ha caratterizzato l’immagine della Genova in crescita per tanto tempo. La Regione ha finanziato, grazie alla prima parte del fondo strategico, questo restyling per un totale di oltre un milione e mezzo di euro per gli anni 2019-2022. Un contributo importante che per l’anno corrente ammonta a oltre 300mila euro”

 

Il ridisegno delle aiuole storiche tiene conto, per quanto riguarda l’aspetto paesaggistico, delle indicazioni della Soprintendenza. Il progetto attualizzerà il disegno di quelle degli anni Sessanta, che prevede che il verde orizzontale venga posato su una stratigrafia tipica del verde pensile con una “ossatura portante” costituita da piante arbustive sempreverdi in gruppi omogenei e massivi, che garantiscono un arredo verde costante durante l’arco dell’anno e zone dedicate a fioriture stagionali di altezza inferiore, sostituibili in occasione di eventi e manifestazioni.