Arenzano (Genova) – Riscoperte antiche fortificazioni della Seconda Guerra Mondiale sulle colline di Arenzano, fanno parte delle difese del Bunker Telemetrico?
La scoperta è stata effettuata da Claudio Arena, ricercatore di “Savona Sotterranea Segreta” che ha comunicato quanto effettivamente scoperto e come.

“Sulle prime alture di Vesima, presso Arenzano, esiste dalla seconda Guerra Mondiale un Bunker-Telemetrico già noto a molti appassionati. Questo manufatto altro non era che una postazione coperta per i militari che tramite uno strumento ottico, facevano le misurazioni alle navi nemiche in avvicinamento e immediatamente venivano trasmessi i dati ricavati alla grossa batteria costiera 250° situata sul promontorio della pineta di Arenzano (Punta San Martino), ma anche a un treno militare ben armato, che stazionava su tutta la tratta compresa da Genova a Savona.
Quel che mi ha sempre incuriosito è che non vi erano altri dati a parte il telemetro, che a parer mio doveva avere anche una difesa di protezione, poiché questa postazione lavorando in sinergia con i cannoni era di fondamentale importanza. Pertanto dopo ore e ore di controllo cartografico satellitare, ho individuato nel tratto montano che parte dal telemetro a quota 300 mt sul livello del mare fino ad arrivare a quota 526 mt, molti segni con una geometria non naturale, che mi faceva appunto pensare che fosse un precisa linea difensiva sia per il telemetro che per Arenzano e Genova.
Dopo una camminata di 6 km e perlustrazione di 5 ore sul posto, ho potuto constatare soprattutto nel versante combaciante alla cresta del telemetro almeno 6 postazioni difensive. Le postazioni sono in linea perfetta e risultano essere distanti tra loro di circa 30 mt e hanno mediamente una dimensione di 3 mt per 2 con un altezza di 1,5 mt. Sono interamente costruite con pietre a secco senza leganti ecco perché era difficile un’individuazione, poiché si mimetizzano perfettamente con la natura rocciosa nella montagna.
Ricordo che anche lo stesso telemetro a suo tempo era interamente foderato con pietre del posto tanto da nascondere le parti in cemento. Comprendo che possano essere molto facilmente confuse anche con attuali postazioni per cacciatori, che normalmente sono poco rifinite e hanno una dimensione minore, ma ci sono molti altri casi, dove ho trovato queste postazioni campestri, come Albisola, Cogoleto ecc… contornate anche da lunghi scavi in trincea. Inoltre ritengo che la mia ipotesi sia valida anche a testimonianza che si trovano in linea con il telemetro e a scendere con due postazioni situate nei pressi della pista da cross fino arrivare al mare a quota zero dove era ubicata un altra postazione.
Ma la conferma alla mia ricerca è arrivata ancora più a monte, dove ho rinvenuto un manufatto in cemento di forma circolare, avente un diametro di 2,5 mt per 2 di altezza, infossato per più della metà in un terrapieno. Pertanto a vista sono visibili solo 5 feritoie per armi che permettevano una visuale a 360° In gergo questa opera viene chiamata Blockhaus, ne esistono anche di dimensioni maggiori.
È mia opinione credere che questo manufatto, sia stato posizionato in quel punto proprio per il controllo sentieristico a monte, che diversamente avrebbe dato accesso alle postazioni fino al telemetro più in basso e dando inizio a tutta una zona militare off limits”.