Genova – “Quale criterio viene adottato dal Comune di Genova per decidere su quale attraversamento pedonale o strada cittadina è prioritario intervenire per aumentarne la sicurezza dei pedoni”?
A domandarselo sono i Cittadini residenti nella zona del Municipio Bassa Val Bisagno che, alla notizia di nuovi interventi a Castelletto e Carignano, si domandano come mai, nei quartieri a maggior densità di incidenti gravi, non si conducano analoghi lavori per rendere più sicuri incroci e attraversamenti pedonali.

In particolare, pubblicando un grafico per illustrare la pericolosità delle strade del territorio del Municipio Bassa Val Bisagno, sui social ci si domanda se non sarebbe utile provvedere ad effettuare lavori in tante strade che figurano in posizioni “più preoccupanti” nella terribile graduatoria delle strade pericolose.

La fonte dei dati – secondo la denuncia – sono le statistiche del comune di genova:

“Nel 2017, ultimo anno di cui il Comune ha pubblicato le statistiche, in corso Sardegna ci sono state più vittime di incidenti stradali che in corso Europa, quattro volte di più che in via Fereggiano e quasi dieci volte più vittime rispetto a via Assarotti.
Oltre a corso Sardegna sono molte le strade e le piazze del nostro territorio che mostrano una forte pericolosità in base al numero delle vittime di incidenti: via Torti, via Donghi, piazza Giusti, piazza Martinez, via Archimede, via Manuzio, via Moresco. In base a quali criteri il comune decide le priorità di intervento per la sicurezza stradale dei cittadini?”.

“Senza nulla togliere alle esigenze di sicurezza per i cittadini che abitano nelle zone di Carignano e di Castelletto – spiega Massimo Ferrante, presidente del Municipio Bassa Val Bisagno – dove sono stati effettuati gli interventi maggiori, anche la Bassa Val Bisagno (San Fruttuoso, Marassi e Quezzi) vorrebbe poter vedere concreti interventi della civica amministrazione anche perchè è in questi quartieri che si registra la “maggior incidenza d’investimenti della città”.
Buon senso vorrebbe, insomma, che gli attraversamenti pedonali più pericolosi – statisticamente – fossero messi in sicurezza prima o quantomeno nel medesimo tempo – di altri “meno” pericolosi”.

“Da cittadino genovese  – prosegue Ferrante – mi sento molto sollevato per i pedoni che attraversano via Assarotti, da Presidente del Municipio Bassa Val Bisagno mi sento invece preso in giro. Da due anni il Municipio Bassa Val Bisagno chiede insistentemente all’Assessore comunale competente, che nel nostro consiglio municipale aveva preso specifici impegni, la messa in sicurezza degli attraversamenti pericolosi (con la maggior incidenza d’investimenti della città) dei quartieri di Marassi e San Fruttuoso, nonostante le promesse e gli impegni presi mai pervenuto alcun intervento”.