Genova – Il blitz da parte degli agenti della Polizia Locale e degli operatori di Amiu nell’ex Palazzina Q8 della Foce, portato a termine ieri mattina, ha permesso di scoprire una situazione di forte degrado all’interno con animali morti e sporcizia di varia natura.
Gli agenti dell’ottavo distretto hanno effettuato un servizio di sicurezza nell’edificio di viale Brigate Partigiane per il recupero dell’edificio da parte del Comune di Genova.
I poliziotti sono entrati all’interno della palazzina intorno alle 9.00, trovando una situazione di forte degrado.
Il piano terra presentava due saracinesce alzate mentre i locali a cui davano accesso erano pieni di rifiuti, suppellettili, bottiglie con orina e animali morti; all’interno non sono state trovate persone, anche se era evidente il precedente uso come ricovero di fortuna.

La situazione igienica era tale che il personale AMIU intervenuto, non essendo adeguatamente protetto, ha dovuto preventivare una successiva opera di bonifica previa disinfestazione.

Sul lato sud dell’edificio gli agenti si sono trovati davanti a un locale chiuso da una seracinesca, bloccata a circa 40 cm da terra. Dopo aver fatto aprire la seracinesca dai fabbri messi a disposizine dal Municipio, all’interno dei locali sono state trovati tre giovani di nazionalità africana.

I tre, che quando sono stati sorpresi dagli agenti erano ancora intenti a dormire, dimoravano abusivamente all’interno dei predetti locali in precaria condizione igienica, su giacigli di fortuna, dove avevano portato suppellettili e pentolame vario.

I giovani sono stati accompagnati per i rilievi fotodattiloscopici presso la Questura di Genova, dove sono stati  identificati.

Poichè resisi responsabili di quanto previsto dagli articoli 633, 639bis e 110 del C.P., gli stessi sono stati denunciati per occupazione di eidficio pubblico alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova.

L’operazione si è conclusa con la definitiva messa in sicurezza della palazzina con la chiusura definitiva delle saracinesce di accesso all’edificio, e la sistemazione di un cancello al posto della sbarra di accesso al piazzale di pertinenza dell’edificio