Genova – “Mi eleverò per salvare l’Italia dai nuovi barbari, non si può lasciare il paese in mano a della gente del genere solo perché crede che senza di loro non sopravviveremmo. Un complesso di Edipo in avvitamento che è soltanto un’illusione”. Lo scrive Beppe Grillo, comico genovese fondatore del Movimento 5 Stelle sul suo blog e rilancia la sua personale presenza al fianco del movimento che aveva in qualche modo smesso di seguire da vicino.

L’ideatore del M5S torna ad annunciare l’intenzione di tornare alla guida della creatura politica cui aveva dato vita, separandosene ad un certo punto, per non soffocarlo secondo alcuni, per prenderne le distanze secondo altri.
Grillo rivendica il suo ruolo di Garante del movimento e sembra annunciare una discesa in campo “diretta” per uscire dalle difficoltà che sta attraversando il Paese dopo una serie di scelte che hanno allontanato una buona fetta di elettorato dalle simpatie verso un movimento emergente e, in qualche modo, rivoluzionario rispetto alla politica tradizionale.
Un compito reso difficile dalle ultime scelte fatte in tema di Tav e di avvallo delle posizioni da ultra destra prese dall’alleato di Governo che, subito dopo aver incassato il voto favorevole al decreto Sicurezza Bis – che restringe di fatto il diritto-dovere di salvare i naufraghi – ha aperto la crisi di Governo per cercare di “incassare” il favore degli italiani.

“Ciò che è naturale è biodegradabile – scrive Grillo sul suo blog – ma cerca anche di sopravvivere insieme alla sua specie, lasciamoci quindi alle spalle Psiconani, Ballerine e Ministri Propaganda a galleggiare come orridi conglomerati di plastica nei mari: per loro quella è vita, una gran vita, per noi soltanto sporcizia non biodegradabile. #ForzaCosta!
Dobbiamo fare dei cambiamenti? Facciamoli subito, altro che elezioni, salviamo il paese dal restyling in grigioverde dell’establishment, che lo sta avvolgendo! Come un serpente che cambia la pelle. E che l’estate ci illumini, in alto i cuori!”.

Resta da capire se l’elettorato di centro-sinistra che aveva appoggiato il Movimento 5 Stelle “fuggendo dal PD” tornerà a votare la creatura di Grillo dopo lo slittamento a destra di gran parte del Movimento e dopo il voto favorevole a leggi che certamente non sono in linea con il sentimento democratico e solidale dell’elettorato.
Il rischio è che, dopo aver trascinato a destra le scelte del Movimento, la Lega riesca a strappare i voti pentastellati più orientati a destra mentre i delusi tornino al PD per timore di appoggiare di nuovo scelte inconciliabili con la propria storia politica e di formazione sociale.
Un effetto che potrebbe “sgonfiare” il Movimento di gran parte del suo precedente “bottino elettorale”.