Carcare (Savona) – Litigano per il turno dei figli sull’altalena e poi organizzano una spedizione punitiva per “chiudere i conti”. E’ successo a Carcare, nel savonese, dove tre persone sono finite in manette per aver aggredito e colpito violentemente un 40enne.

La spedizione punitiva è stata organizzata dopo la lite, tra la vittima e la moglie di uno degli arrestati. Una discussione animata per il turno dei figli sull’altalena dei giochi presenti sul lungo Bormida, in via Sanguinetti.
La donna e l’uomo hanno discusso animatamente e che già poche ore dopo aveva visto la vittima dell’aggressione e il marito della donna alle prese con un “chiarimento”.

Il marito della donna ha poi chiamato due amici e si è recato in un bar di Carcare dove dalle parole si è passati ai fatti. Uno degli aggressori ha raggiunto la vittima alle spalle mentre era seduto ad un tavolino.

L’uomo inizialmente è riuscito a divincolarsi dalla presa e a bloccare l’aggressore immobilizzandolo al suolo e richiedendo agli altri avventori del bar di chiamare i Carabinieri ma l’intervento dopo pochi istanti degli altri due complici dell’aggressore non gli ha lasciato scampo divenendo oggetto di una violentissima aggressione a calci e pugni al volto culminata con un violento colpo alla testa con un bicchiere che si trovava su un tavolino. Un minuto e mezzo di incomprensibile violenza.

I tre “giustizieri” si sono quindi allontanati a bordo di una autovettura della quale si sono subito alla ricerca i Carabinieri giunti immediatamente sul posto. Tre le pattuglie intervenute che anche grazie alla collaborazione di alcuni testimoni sono riuscite ad intercettare l’auto in Corso Dante con i tre a bordo che ancora avevano i segni addosso della lite, magliette strappate e schizzi di sangue.

La vittima dell’aggressione è stata invece immediatamente soccorsa da personale sanitario e trasportata in codice giallo presso l’ospedale San Paolo di Savona dove è stato riscontrato affetto da diverse ferite lacero contuse al volto ed al cuoio capelluto, trauma cranico e la frattura delle ossa nasali con una prognosi di 30 giorni.

I tre aggressori quindi sono stati condotti in caserma e, dopo la redazione di tutti gli atti del caso, arrestati per il reato lesioni gravi in concorso aggravate dall’avere agito per futili motivi e con crudeltà. Per il P.M. è scattata anche l’aggravante di avere commesso il reato mentre si trovava sottoposto ad una misura alternativa alla detenzione per precedenti reati commessi.

Informato il P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Savona i tre albanesi sono stati associati alla casa circondariale di Genova Marassi dove attenderanno l’udienza di convalida dell’arresto.