Loano (Albenga) – E’ frutto del lavoro del nuovo ufficio unico per la sicurezza urbana dei tre comandi associati delle polizie locali di Albenga, Loano e Finale Ligure l’arresto di uno spacciatore avvenuto lo scorso 1 settembre a Loano.

Nei giorni scorsi un agente finalese ha osservato strani movimenti nella zona a levante della città.

Sospettando potessero essere legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, l’operatore ha allertato l’ufficio unico, che ha predisposto una serie di appostamenti ai quali hanno preso parte colleghi di Finale e Loano.

A quel punto è scattao il blitz.

Alcuni uomini si sono appostati all’interno di un condominio nella zona delle Olivette, mentre altri si sono sistemati in strada. Ciò ha permesso di accertare con precisione il “modus operandi” del pusher, che ogni giorno si recava dal proprio appartamento in strada per incontrare gli acquirenti ed effettuare le consegne. Conclusa la vendita, lo spacciatore rientrava tranquillamente a casa in attesa del cliente successivo.

Con l’ultima transazione è scattata la trappola: lo spacciatore, un 29enne marocchino, è stato arrestato in flagranza di reato mentre cedeva 11 grammi di hashish a una donna. Addosso aveva anche una dosa di cocaina pronta per essere venduta e 180 euro in contanti.

Dopo essere stato ammanettato l’uomo ha dato cenni di nervosismo e ha tentato la fuga. A questo punto gli agenti hanno deciso di effettuare una perquisizione nella sua abitazione: qui hanno ritrovato circa mezzo etto di cocaina e circa un etto di hashish oltre a 4.900 euro in contanti, un bilancino di precisione, due coltelli usati per il taglio della sostanza e tutto l’occorrente per il confezionamento della merce, telefoni cellulari usati e ricevuti in cambio di alcune cessione di droga, nonché una pistola “scacciacani” con sei munizioni a salve.

L’arma non aveva alcun segno distintivo ed era del tutto somigliante ad una vera pistola: il sigillo rosso della canna, infatti, era stato rimosso ed un successivo esame ha permesso di accertare un tentativo di trasformazione in vera e propria arma atta ad offendere.

Il nord africano era già stato arrestato a gennaio e a maggio scorsi: visti i precedenti, alla luce anche delle indagini effettuare dalle polizie locali di Loano e Finale Ligure e inconsiderazione della pericolosità sociale del soggetto, il Pm del tribunale di Savona ha disposto l’immediata carcerazione presso la casa circondariale di Imperia in attesa di convalida del Gip.