Rovegno (Genova) – Nuovo colpo di scena nelle indagini sul ritrovamento del corpo senza vita di un anziano pensionato di 78 anni nella sua proprietà bel comune di Rovegno, entroterra genovese di levante. Il medico legale cui è stata affidata l’autopsia avrebbe confermato che, ad uccidere l’uomo, non sarebbe stata una ferita inflitta da un cinghiale ma le lacerazioni prodotte da un colpo di fucile esploso a distanza ravvicinata, forse dallo stesso uomo che imbracciava un fucile per sparare colpi per spaventare alcuni cinghiali che gli stavano saccheggiando l’orto.

La notizia, se confermata, ribalterebbe le ipotesi investigative che in principio parlavano proprio di un colpo di fucile – tesi che sarebbe stata confermata anche dal primo medico giunto sul posto – ma che poi erano state modificate nell’aggressione di un cinghiale forse ferito da un colpo sparato per spaventarlo.

Il medico legale che ha esaminato la ferita avrebbe trovato parti del materiale esplodente (la borra di una cartuccia) e alcuni frammenti metallici che farebbero pensare ad una ferita da caccia.

Molto probabilmente l’esame medico legale avrà un approfondimento o addirittura la partecipazione di un altro professionista in rappresentanza dei familiari che intendono avere massima chiarezza su quanto avvenuto.
Di certo l’ipotesi di una ferita inflitta da un colpo di arma da fuoco riapre anche le ipotesi investigative che mirano ad accertare se il colpo sia partito dal fucile dell’anziano oppure se l’uomo sia stato colpito da un’altra persona.