Genova – Proprio nei giorni in cui sembra prendere quota l’ordinanza “Anti-Vespa”, volta a limitare l’utilizzo nei mezzi inquinanti nel centro città, arriva quasi a compensare una ventata di aria nuova in città con lo sbarco delle Mimoto, piccoli scooter elettrici che possono essere noleggiati a tempo per gli spostamenti all’interno dell’area urbana.
Per poter valutare meglio il servizio, la Redazione di LiguriaOggi.it ha organizzato una “prova”, ovviamente senza pre avvisare nessuno.
Ecco come è andata:

Funziona così: prima di tutto dovete scaricare l’App di Mimoto sul vostro cellulare e configurare il vostro profilo. Servirà avere i vostri documenti a portata di mano (carta di identità e patente di guida), comunicare i vostri dati all’interno delle varie schermate e attendere che lo staff li verifichi.

Al termine del processo il vostro profilo sarà attivo e potrete iniziare cercare e prenotare uno degli scooter a disposizione sul suolo cittadino.

Cosa dovrete portarvi per noleggiare lo scooter? A parte i vostri documenti personali, niente. Già perché Mimoto mette a disposizione tutto, a partire dai due caschi di misure diverse pronti nel bauletto dello scooter insieme alle cuffie sotto casco monouso. Non avete bisogno di chiavi, dal momento che lo scooter si attiva dall’app (anche l’apertura del bauletto si comanda da remoto), non vanno ricaricati (ci penserà lo staff di Mimoto) e non vanno parcheggiati in stalli particolari ma ovunque sia lecito parcheggiare un motorino all’interno dell’area urbana delimitata dall’App e cioè fondamentalmente il centro genovese, da Via Casaregis al Porto antico, passando per Castelletto.

Utilizzando l’App puoi sapere in tempo reale dove sono gli scooter e, cosa altrettanto importante, quanti chilometri hanno di autonomia residua.

Lo scooter è fondamentalmente un cinquantino come omologazione e, giusto per dare un’idea, diciamo anche come prestazioni. Niente strada Sopraelevata quindi, ma una accelerazione pressoché istantanea, caratteristica tipica dei motori elettrici.

I prezzi del noleggio variano a seconda del tempo di utilizzo. Sono anche stati rivisti di recente ma ad oggi si va da un massimo di 0,26 centesimi al minuto (per i micro spostamenti una tantum) fino a 0.01 centesimi per il noleggio per una intera giornata. Il pagamento viene regolato direttamente dall’App volta per volta.

A questo punto non poteva mancare la prova su strada. La Redazione di LiguriaOggi quindi si è lanciata in un test nel weekend per vedere quanto sia difficile dimenticarsi la Vespa in garage e noleggiare uno scooter per passare una serata in centro.

Venerdì sera. Lo scooter più vicino era in Piazza Manin, uno dei limiti geografici dell’area di parcheggio, fortunatamente a pochi minuti a piedi da casa. Lo scooter è prenotabile a distanza, questo significa che si ha un diritto di prelazione sul mezzo che dura 20 minuti. In questo lasso di tempo puoi raggiungere lo scooter senza che nessuno lo prenoti. Arrivati nel parcheggio abbiamo iniziato il noleggio vero e proprio ed in sei minuti siamo arrivati in Piazza De Ferrari, dove l’abbiamo lasciato. La guida tutto sommato è abbastanza comoda, il baricentro è piuttosto alto ma lo scooter è anche leggero quindi non si fa troppa fatica ad imparare l’assetto di guida. In generale non è affatto impegnativo da guidare, le misure ridotte del mezzo lo rendono estremamente pratico nel traffico genovese.

Finita la serata cerchiamo uno scooter che ci riporti a casa. Ne troviamo tre: uno verso il Porto Antico e due in zona Piccapietra. Optiamo per il primo e, così come siamo pariti, arriviamo in Piazza Manin tra alcuni sguardi incuriositi di passanti che ci vedono arrivare senza emettere il minimo rumore (cosa che, in effetti, fa strano anche per chi guida).

Per questo test non abbiamo speso nulla, visto che alla registrazione Mimoto attualmente regala 19 minuti di utilizzo del mezzo. Tuttavia facendo finta di aver pagato la tariffa piena avremmo speso poco meno di 4 Euro.

In conclusione Mimoto è sbarcata da pochi giorni a Genova, quindi molti aggiustamenti andranno fatti. Probabilmente il numero dei mezzi e l’area geografica operativa andranno aumentati nel tempo in modo da rendere ancora più semplice l’utilizzo dello scooter elettrico. Inoltre qualche piccolo problema nella geolocalizzazione del mezzo l’abbiamo avuto, specie se il mezzo è parcheggiato in zone dove il cielo è parzialmente oscurato da palazzi o alberi.

Tolti questi aspetti, sicuramente migliorabili nel tempo, Mimoto ad oggi rappresenta l’unica vera alternativa per la mobilità personale. Le premesse sembrano esserci tutte.